domenica 1 novembre 2015

Modello Unico Super DIA editabile, disponibile al download

servizi di ingegneria
A partire dal 14/10/2015, è operativo il modulo standardizzato per la presentazione della Super DIA. Si tratta della DIA alternativa al permesso di costruire, utilizzata per nuove costruzioni, ristrutturazioni pesanti e ristrutturazioni urbanistiche.
In base alla normativa vigente, la Super DIA può essere usata in alternativa al Permesso di Costruire per le seguenti tipologie di interventi:
  • interventi di ristrutturazione edilizia che portino ad un organismo edilizio in tutto o in parte diverso dal precedente e che comportino modifiche della volumetria complessiva degli edifici o dei prospetti, ovvero che, limitatamente agli immobili compresi nelle zone omogenee A, comportino mutamenti della destinazione d’uso, nonché gli interventi che comportino modificazioni della sagoma di immobili sottoposti a vincoli ai sensi del decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42 e successive modificazioni;
  • gli interventi di nuova costruzione o di ristrutturazione urbanistica qualora siano disciplinati da piani attuativi comunque denominati, ivi compresi gli accordi negoziali aventi valore di piano attuativo, che contengano precise disposizioni plano-volumetriche, tipologiche, formali e costruttive;
  • gli interventi di nuova costruzione qualora siano in diretta esecuzione di strumenti urbanistici generali recanti precise disposizioni plano-volumetriche.
Le leggi regionali possono poi ammettere altri casi all'utilizzo della Super DIA.
Il modello unico è stato adottato dalla Conferenza Unificata il 16 luglio 2015. In base all'accordo siglato in sede di Conferenza Unificata, le Regioni hanno avuto a disposizione 90 giorni per adeguare, in relazione alle specifiche normative locali di settore, la modulistica della Denuncia di inizio attività alternativa al permesso di costruire.
Questo significa che i professionisti, a partire dal 14 ottobre 2015, hanno a disposizione i moduli standardizzati che renderanno più agevole svolgere incarichi di progettazione in diverse regioni e comuni, senza doversi addentrare nella giungla delle innumerevoli e svariate modulistiche.
Nel modello si devono inserire tutti i dati che consentono la localizzazione dell’intervento e il calcolo del contributo di costruzione. Bisogna inoltre indicare se l’intervento riguarda le parti comuni di un edificio, se sono necessari altri atti o pareri, i tecnici incaricati, l’impresa esecutrice, la regolarità urbanistica.
I lavori possono iniziare trenta giorni dopo la presentazione della Super DIA allo Sportello Unico per l’Edilizia SUE o allo Sportello delle Attività Produttive SUAP.
Lo snellimento delle procedure è iniziato con il Decreto Semplificazioni (DL 90/2014) che ha previsto una modulistica unificata per la presentazione di istanze, dichiarazioni e segnalazioni alla Pubblica Amministrazione.
Manca ora all'appello il Regolamento Edilizio Unico, chiesto a gran voce dai tecnici e dagli operatori del settore, che metterebbe definitivamente la parola fine al contorto panorama normativo caratterizzato fino ad ora non da sensibili differenze tra Comune e Comune.
Il Blog ha deciso di mettere a disposizione degli Utenti il Modulo Unico Super DIA editabile. E' stato un lavoro abbastanza impegnativo: la Conferenza Unificata, infatti, non si è minimamente preoccupata di pubblicare una versione digitale del modulo in PDF, bensì un PDF scansionato. Per tale motivo è stato dapprima necessario ricostruire il documento in formato digitale e successivamente rendere i vari campi editabili. Nonostante l'attenzione e l'impegno messi nella sua realizzazione, ciò non toglie che vi possano essere imprecisioni o inesattezze all'interno del modulo. Si invitano i lettori del Blog, quindi, a segnalare eventuali errori e malfunzionamenti.

DOWNLOAD Modello Unico Super DIA versione PDF Editabile 


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sabato 5 settembre 2015

Moduli Unici Edilizia 2015, arriva la Super DIA

Dopo il via libera ai modelli unici per l’edilizia SCIA, permesso di costruire, CIL e CILA, (che questo Blog ha reso disponibile al download in formato editabile) è la volta della super DIA (denuncia di inizio attività alternativa al permesso di costruire).
La Conferenza unificata delle Regioni e delle Province autonome, infatti, ha approvato il 16 luglio scorso il nuovo modello unificato che dovrà essere utilizzato sull'intero territorio nazionale. Le Regioni entro 90 giorni dall'adozione in sede di Conferenza unificata, ove non abbiano già provveduto, adegueranno la modulistica in relazione alle specifiche normative regionali e di settore.
Pertanto, entro il 14 ottobre 2015 sarà obbligatorio utilizzare il nuovo modello standard.
L’adeguamento sarà vincolante per le Regioni a statuto ordinario, mentre risulterà opzionale per quelle a statuto speciale.
E' da sottolineare che l'adozione dei modelli non è obbligatoria in tutte quelle Regioni in cui l'utilizzo della Super DIA non è previsto, come ad esempio Toscana ed Emilia Romagna.

Quando si usa la super DIA?

Gli interventi che si potranno eseguire con super DIA sono quelli indicati dall’articolo 22 comma 3 del DPR 380/2001 (Testo unico edilizia). Nello specifico:
  • gli interventi di ristrutturazione edilizia che portino ad un organismo edilizio in tutto o in parte diverso dal precedente e che comportino modifiche della volumetria complessiva degli edifici o dei prospetti, ovvero che, limitatamente agli immobili compresi nelle zone omogenee A, comportino mutamenti della destinazione d’uso, nonché gli interventi che comportino modificazioni della sagoma di immobili sottoposti a vincoli ai sensi del decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42 e successive modificazioni;
  • gli interventi di nuova costruzione o di ristrutturazione urbanistica qualora siano disciplinati da piani attuativi comunque denominati, ivi compresi gli accordi negoziali aventi valore di piano attuativo, che contengano precise disposizioni plano-volumetriche, tipologiche, formali e costruttive, la cui sussistenza sia stata esplicitamente dichiarata dal competente organo comunale in sede di approvazione degli stessi piani o di ricognizione di quelli vigenti;
  • gli interventi di nuova costruzione qualora siano in diretta esecuzione di strumenti urbanistici generali recanti precise disposizioni plano-volumetriche.

La super DIA va presentata al SUE (sportello unico edilizia) oppure, per le attività produttive, al SUAP (Sportello Unico per le Attività Produttive) di competenza.

Come è organizzato il Nuovo modello super DIA 2015?

Nel nuovo modello super DIA, il professionista abilitato deve compilare una serie di informazioni e dati relativi all'immobile e alla tipologia di lavori da eseguire. In particolare, occorre definire gli aspetti tecnici, urbanistici e catastali dell'intervento, le modalità di calcolo del contributo di costruzione, i tecnici incaricati e l'impresa esecutrice, i diritti di terzi e il rispetto delle norme sulla privacy.
Occorre quindi compilare una check-list sulla documentazione già disponibile e allegata riguardante:
  • soggetti coinvolti;
  • ricevuta di versamento diritti di segreteria;
  • copie documenti di identità;
  • documenti relativi alla tutela della salute e della sicurezza sul lavoro;
  • dichiarazioni di assenso dei titolari di altri diritti reali o obbligatori;
  • modello Istat;
  • calcolo preventivo del contributo di costruzione;
  • notifica preliminare;
  • elaborati e documentazione fotografica dello stato di fatto e di progetto;
  • relazioni sul superamento delle barriere architettoniche;
  • progetto impianti;
  • relazione tecnica sui consumi energetici e documentazione di impatto acustico;
  • relazione geologica e geotecnica;
  • certificazioni, pareri, autorizzazioni e dichiarazioni sostitutive varie;
Al momento è disponibile in rete una scansione del modello cartaceo della Super DIA. Non appena sarà disponibile la versione digitale in PDF, questo Blog, sulla scia di quanto già fatto con i precedenti modelli, pubblicherà il modello Super Dia Editabile.

Aggiornamento 01/11/2015 - pubblicato il modello Super DIA Editabile


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sabato 6 giugno 2015

Semplificazione D.M. 19/05/2015, nuovo modello unico per impianti fotovoltaici fino a 20 kW

progettazione impianto fotovoltaico
Come previsto dal cosiddetto Decreto Taglia Bollette, è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il DM 19 maggio 2015, che da attuazione all'art. 30 del D.L. 91/2014 introducendo il modello unico per l'installazione di impianti fotovoltaici fino a 20 kW sui tetti degli edifici.
L'obiettivo del provvedimento, spiega una nota del Ministero dello Sviluppo Economico, è quello di minimizzare gli adempimenti a carico dell'utente attraverso lo snellimento dell'iter per la realizzazione, la connessione e l’esercizio degli impianti fotovoltaici aderenti o integrati nei tetti degli edifici, agendo simultaneamente su una drastica riduzione delle informazioni e dei dati da trasmettere alle Amministrazioni e ai soggetti interessati e razionalizzando l’intero iter procedurale attraverso il sito del Gestore di rete.
Il nuovo modello potrà essere utilizzato a partire a partire dal 28 novembre 2015, cioè decorsi 180 giorni dall'entrata in vigore del decreto, e, secondo i proclami trionfalistici del Ministero, permetterà la realizzazione e la messa in opera dell'impianto "in due soli click".
Tralasciando le informazioni di carattere politico, entriamo nello specifico del provvedimento.
Il Modello Unico può essere utilizzato per la realizzazione, la connessione e la messa in esercizio degli impianti fotovoltaici aventi le seguenti caratteristiche:
  • realizzati presso clienti finali già dotati di punti di prelievo attivi in bassa tensione;
  • aventi potenza non superiore a quella già disponibile in prelievo;
  • aventi potenza nominale non superiore a 20 kW;
  • per i quali sia contestualmente richiesto l’accesso al regime di scambio sul posto;
  • realizzati sui tetti degli edifici con le modalità previste dall'articolo 7-bis comma 5 del D.lgs 28/2011;
  • assenza di ulteriori impianti di produzione sullo stesso punto di prelievo.
Esso si compone di due parti. La parte I deve essere compilata prima dell'inizio dei lavori, mentre la parte II ad intervento concluso. La compilazione e la trasmissione del modello devono avvenire solo ed esclusivamente per via informatica, previa accettazione delle modalità e delle condizioni contrattuali definite dal gestore di rete per la connessione e i relativi costi nel caso di lavori semplici.
Il Gestore di rete diventa dunque l'attore protagonista dell'intero iter, sostituendo l'utente nell'interazione con GSE, Terna e Comune.
Il Gestore di rete entro 20 giorni lavorativi dalla ricezione della prima parte del Modello Unico verifica la compatibilità della domanda e che per la connessione siano previsti lavori semplici limitati all'installazione del gruppo di misura.
In caso di esito positivo delle verifiche, la presentazione della parte I del modello unico comporta l'avvio automatico dell'iter di connessione e non è prevista l'emissione del preventivo per la connessione. In tal caso, il Gestore informa il soggetto richiedente e provvede a:
  • inviare copia del modello unico al Comune, tramite PEC;
  • caricare i dati dell'impianto sul portale Gaudì di Terna;
  • inviare copia del modello al GSE;
  • addebitare al soggetto richiedente gli oneri per la connessione;
  • inviare copia delle ricevute delle suddette trasmissioni al soggetto richiedente;
  • inviare i dati dell'impianto alla Regione, tramite PEC,qualora da questa richiesto.
Se il Gestore di rete riscontra invece la necessità di effettuare lavori complessi per la connessione, o comunque lavori semplici non limitati all'installazione del gruppo di misura, ne dà informazione al soggetto richiedente, specificandone i motivi e allegando il preventivo per la connessione.
A conclusione dei lavori di realizzazione dell'impianto, il richiedente deve trasmettere al Gestore di rete la parte II del Modello Unico. In questa fase il soggetto richiedente prende visione e accetta il regolamento d'esercizio e il contratto di scambio sul posto. A seguito del ricevimento della parte II, il gestore di rete provvede a:
  • inviarne copia al Comune, tramite PEC;
  • inviarne copia al GSE per la richiesta del servizio di scambio sul posto;
  • caricare sul portale Gaudì l'avvenuta entrata in esercizio, validando i dati definitivi dell'impianto;
  • addebitare l'eventuale saldo del corrispettivo di connessione;
  • inviare copia delle ricevute delle suddette trasmissioni al soggetto richiedente.
Nonostante questo alleggerimento nelle comunicazioni, in caso di controlli il soggetto richiedente deve mettere a disposizione tutta la documentazione prevista.

lunedì 11 maggio 2015

Aruba Key, guida alla firma digitale dei modelli CIL, CILA, SCIA e PDC

La firma digitale è uno strumento di sicurezza informatico che conferisce ad un documento elettronico la medesima validità legale di un testo autografato a mano. Al contrario della Posta Elettronica Certificata, che è obbligatoria a norma di legge per i titolari di Partita IVA, il possesso della firma digitale non viene ancora imposto.
Eppure i motivi per utilizzare la firma digitale sono tantissimi. L’utilità è fuori discussione, soprattutto per tutte le categorie professionali che dialogano costantemente con la Pubblica Amministrazione. Mediante l’apposizione di una firma digitale, si evitano le lunghe file negli uffici pubblici per il disbrigo di pratiche cartacee. E' possibile produrre documenti validi a tutti gli effetti di legge come autocertificazioni, richieste di qualsiasi tipo, contratti, ricorsi e tutto quanto richieda una firma autografata. Una soluzione utilissima per chi ad esempio lavora con amministrazioni pubbliche committenti o lontani.
In questo post, facendo seguito alle numerose richieste dei professionisti, spiegheremo come utilizzare la firma digitale per i modelli unificati CIL, CILA, SCIA e PDC reperibili nella sezione Download di questo blog.
Per la dimostrazione, faremo riferimento al Kit per la firma digitale Aruba Key, uno dei più diffusi tra i professionisti, e all'applicativo Adobe PDF Reader.

V-Studio Engineering

Collegare Aruba Key ad una presa USB del PC ed attendere che venga completata l'installazione dei driver. Se nella postazione è attiva la funzione di esecuzione automatica (Autorun) al momento del collegamento dell’Aruba Key verrà avviata automaticamente la barra degli strumenti come quella riportata nella figura sottostante. Se, invece, al momento dell’inserimento del dispositivo, non viene avviata la barra degli strumenti di Aruba Key, è probabile allora che la funzione di esecuzione automatica sia disattivata. In tal caso, accedere al contenuto dell'unità Aruba Key ed avviare il file autorun.exe.

V-Studio Engineering

Accedere alla sezione Utilities e cliccare "Import" Certificato. L’applicativo di Import del certificato consente l’importazione dei certificati dell’Aruba Key all'interno dello Store di Microsoft. Questa operazione, viene eseguita una tantum e permette l'interfacciamento di Aruba Key con applicativi diversi da quelli già installati a bordo del dispositivo e anche con quei software che, per le funzionalità di crittografia, fanno uso dei CSP di Microsoft come ad esempio Internet Explorer, Adobe Acrobat e Reader, Safari, ecc.
Seguire il wizard di installazione (Bit4id) accettando le condizioni di contratto e cliccando su OK ad ogni schermata.


Una volta eseguita l'importazione dei certificati è possibile procedere alla firma dei modelli PDF.
Ricordiamo a tal proposito che tutti i modelli sono dotati di apposito campo Firma digitale che ne agevola l'inserimento.
Aprire il modulo e cliccare sul campo Firma digitale; si aprirà la maschera "Firma documento" (vedi immagine di seguito).

V-Studio Engineering

Selezionare il tasto firma e attendere che venga avviata la maschera per il salvataggio del documento. Assegnare un nome al file e salvare nel percorso desiderato.
Subito dopo il salvataggio si aprirà una finestra per l'immissione del PIN della Smart Card del dispositivo. Inserire il PIN e attendere la fine del processo. Il risultato finale è il seguente.

V-Studio Engineering

In assenza degli appositi campi all'interno del documento, è possibile comunque firmare digitalmente il modulo. Selezionare l'opzione "Inserisci firma" all'interno del menu laterale Compila e Firma di Adobe Reader, disegnare un rettangolo di selezione nello spazio desiderato (trascinando il mouse con il pulsante sinistro premuto) e procedere alla firma seguendo gli step precedenti.

lunedì 4 maggio 2015

Raccolta modelli CIL, CILA, SCIA e PDC editabili

V-Studio Engineering
Questo Blog, diversi mesi fa, ha messo a disposizione degli utenti la possibilità di scaricare i nuovi modelli unificati, adottati in sede di conferenza unificata tra Governo, Regioni ed Enti Locali, al fine di semplificare e uniformare su tutto il territorio nazionale le procedure che regolano il rilascio dei titoli abilitativi all'attività edilizia.
Al fine di semplificarne la compilazione, l'autore del Blog ha reso i modelli editabili; il professionista viene dunque facilitato nell'esercizio della propria attività, avendo la possibilità di riempire i campi di interesse direttamente dal proprio terminale e inserire la propria firma digitale, con un conseguente risparmio di tempo.
I moduli editabili hanno avuto un grande successo tra i professionisti (si contano centinaia di visualizzazioni e download al giorno) ma sono stati riferiti alcuni problemi legati, direttamente o indirettamente, alla presenza della pagina introduttiva e alla protezione dei documenti.
Per tale motivo i modelli sono stati rivisti e modificati per venire incontro alle esigenze degli utilizzatori finali.
Innanzitutto è stata eliminata, da ciascun modello, la pagina di introduzione che rimandava al Blog e ai Social V-Studio Engineering; in questo modo è possibile inviare direttamente il modello via mail alle Amministrazioni Pubbliche saltando i passaggi legati all'estromissione della pagina iniziale dalla pratica.
E' stata inoltre rimossa la protezione dei file che, soprattutto nei terminali dotati di versioni obsolete di Adobe Reader o di altri PDF Reader, creava dei problemi di stampa e salvataggio del file.
Infine, sono stati rivisti e modificati alcuni campi editabili che presentavano problemi minori di formattazione.
Nonostante l'attenzione rivolta alla revisione dei modelli, ciò non li rende esenti da ulteriori ed eventuali errori legati al loro utilizzo. L'autore del Blog non può essere dunque ritenuto responsabile a nessun titolo per eventuali danni e/o perdite causati dall'uso di tale materiale.
Di seguito i link per il download dei nuovi modelli, aggiornati a maggio 2015 con tutte le modifiche sopra riportate.

Modello Unificato CIL Comunicazione di Inizio Lavori Editabile [rev. 05-2015]

Modello Unificato CILA Comunicazione di Inizio Lavori Asseverata Editabile [rev. 05-2015]

Modello Unificato PDC Permesso di Costruire Editabile [rev. 05-2015]

Modello Unificato SCIA Segnalazione Certificata di Inizio Attività Editabile [rev. 05-2015]

NEWModello Unificato Super DIA Denuncia di inizio attività [rev. 11-2015]

N.B. E' possibile che nella cronologia web siano memorizzate le versioni più datate dei file. All'apertura del link, aggiornare la finestra del browser per accedere alla visualizzazione dei moduli più recenti.

mercoledì 11 marzo 2015

Testo Unico Sicurezza - Nuova Revisione (dicembre 2014)

d.lgs 81/2008
In Italia la tutela della salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro sono regolamentate e disciplinate dal Decreto Legislativo 9 aprile 2008, n. 81, cosiddetto Testo Unico in materia di Salute e Sicurezza nei luoghi di Lavoro (spesso noto anche con l'acronimo TULS), entrato in vigore il 15 maggio 2008, e dalle relative disposizioni correttive introdotte con successivi leggi e decreti.
L'ultima revisione del corposo testo normativo risale a dicembre 2014. Di seguito le novità in questa versione:

  • Modificati gli articoli 28 comma 3-bis e 29 comma 3 come previsto dall'articolo 13 della Legge 30/10/2014, n. 161, recante “Disposizioni per l’adempimento degli obblighi derivanti dall'appartenenza dell'Italia all'Unione europea - Legge europea 2013-bis”, pubblicata sulla GU n. 261 del 10/11/2014, entrata in vigore il 25/11/2014;
  • Sostituito il decreto dirigenziale del 22 gennaio 2014 con il decreto dirigenziale del 29 settembre 2014 riguardante il nono elenco dei soggetti abilitati per l’effettuazione delle verifiche periodiche di cui all'articolo 71 comma 11. (avviso pubblicato nella G.U. n.230 del 3 ottobre 2014);
  • Inserito il Decreto interministeriale 9 settembre 2014 riguardante i modelli semplificati per la redazione del piano operativo di sicurezza, del piano di sicurezza e di coordinamento e del fascicolo dell'opera nonché del piano di sicurezza sostitutivo. (avviso pubblicato nella G.U. n. 212 del 12 settembre 2014);
  • Inserito il decreto interministeriale 22 luglio 2014 “Disposizioni che si applicano agli spettacoli musicali, cinematografici e teatrali e alle manifestazioni fieristiche tenendo conto delle particolari esigenze connesse allo svolgimento delle relative attività”;
  • Sostituito il decreto dirigenziale del 31 marzo 2014 con il decreto dirigenziale del 21 luglio 2014 riguardante il quarto elenco dei soggetti abilitati ad effettuare i lavori sotto tensione in sistemi di II e III categoria;
  • Inseriti gli interpelli dal n. 10 al n. 15 del 11/07/2014, dal n. 16 al n. 23 del 06/10/2014 e dal n. 24 al n. 25 del 04/11/2014;
  • Eliminato il refuso della lettera f) all'articolo 69 comma 1.
Il Blog V-Studio Engineering mette a disposizione degli utenti il download del D.lgs 81/2008 aggiornato a dicembre 2014 e coordinato con tutte le modifiche e integrazioni delle normative sopra elencate.