E' di pochi giorni la notizia di una importante misura a sostegno ingegneri e architetti liberi professionisti da parte della Cassa di Previdenza. Inarcassa, infatti, al fine di rispondere alle difficoltà dei tanti professionisti che da anni subiscono gli effetti di una congiuntura economica negativa e di una crisi generalizzata del settore edile, ha ottenuto dai ministeri vigilanti l'approvazione di un'importante modifica al Regolamento Generale di Previdenza. Nel dettaglio, grazie a tale modifica, gli iscritti che presuppongono di dichiarare dei redditi, per l'anno 2014, inferiori a 15.690 €, già da questo anno possono evitare il versamento del contributo soggettivo minimo (pari a 2.275 € per l'anno 2014) e pagare, a dicembre 2015, il 14,5% del solo reddito effettivamente prodotto.
La nuova norma prevede la possibilità di derogare all'obbligo della contribuzione minima soggettiva per un massimo di 5 anni - anche non consecutivi - nell'arco della vita lavorativa, per chi produce redditi inferiori al valore corrispondente al contributo minimo soggettivo (articolo 4 comma 3 del Regolamento Generale di Previdenza).
In pratica, il contributo soggettivo ordinario da pagare è pari, per l'anno 2014, al 14,5% dei redditi, con un minimo di 2.275 € (corrispondente al 14,5% di 15.690 €); il professionista che percepisce un reddito inferiore a quella soglia è costretto a pagare una percentuale più alta del 14,5%, ad esempio del 19% per un reddito di 12.000 €, o del 22,75% per un reddito di 10.000 €. Ora invece, con questa modifica al regolamento, si potrà scegliere di pagare comunque il 14,5% del reddito dichiarato, derogando al minimo contributivo, per un periodo massimo di cinque anni (anche non consecutivi).
Per accedere a questa agevolazione gli interessati devono presentare formale istanza entro il termine stabilito annualmente dal Consiglio di Amministrazione per il pagamento dei contributi.
Sono esclusi i giovani professionisti di età inferiore a 35 anni, che già oggi versano importi contributivi ridotti di due terzi e possono comunque contare sull'accredito del periodo assicurativo intero, e i pensionati, che versano il 50% del contributo soggettivo minimo.
L’anzianità utile alla pensione sarà riconosciuta in misura proporzionale a quanto versato nell'anno ma, poiché contribuire poco significa godere di una minore pensione futura, si potranno integrare gli importi dovuti entro i cinque anni successivi e assicurarsi così l'anzianità previdenziale completa.
A breve saranno disponibili sul sito web Inarcassa le istruzioni e le modalità per esercitare la facoltà di deroga.
La nuova norma prevede la possibilità di derogare all'obbligo della contribuzione minima soggettiva per un massimo di 5 anni - anche non consecutivi - nell'arco della vita lavorativa, per chi produce redditi inferiori al valore corrispondente al contributo minimo soggettivo (articolo 4 comma 3 del Regolamento Generale di Previdenza).
In pratica, il contributo soggettivo ordinario da pagare è pari, per l'anno 2014, al 14,5% dei redditi, con un minimo di 2.275 € (corrispondente al 14,5% di 15.690 €); il professionista che percepisce un reddito inferiore a quella soglia è costretto a pagare una percentuale più alta del 14,5%, ad esempio del 19% per un reddito di 12.000 €, o del 22,75% per un reddito di 10.000 €. Ora invece, con questa modifica al regolamento, si potrà scegliere di pagare comunque il 14,5% del reddito dichiarato, derogando al minimo contributivo, per un periodo massimo di cinque anni (anche non consecutivi).
Per accedere a questa agevolazione gli interessati devono presentare formale istanza entro il termine stabilito annualmente dal Consiglio di Amministrazione per il pagamento dei contributi.
Sono esclusi i giovani professionisti di età inferiore a 35 anni, che già oggi versano importi contributivi ridotti di due terzi e possono comunque contare sull'accredito del periodo assicurativo intero, e i pensionati, che versano il 50% del contributo soggettivo minimo.
L’anzianità utile alla pensione sarà riconosciuta in misura proporzionale a quanto versato nell'anno ma, poiché contribuire poco significa godere di una minore pensione futura, si potranno integrare gli importi dovuti entro i cinque anni successivi e assicurarsi così l'anzianità previdenziale completa.
A breve saranno disponibili sul sito web Inarcassa le istruzioni e le modalità per esercitare la facoltà di deroga.
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